Sei un appassionato di moto? Adori leggere? Beh, allora questo è l’articolo giusto per te!
Ti abbiamo preparato una lista dei 5 libri più entusiasmanti che parlano di due ruote e viaggi. Buona lettura…in tutti i sensi!
1) I viaggi di Jupiter, di Ted Simon
Ted Simon, nel 1973 intraprese un viaggio di quattro anni attorno al globo con una Triumph Tiger 100 da 500cc. Non fu il primo a intraprendere un’impresa del genere, ma fu sicuramente il primo a saperla raccontare. Prima di allora Ted si limitava a fare il giornalista con una scarsissima propensione alle due ruote. Il libro che scrisse al suo ritorno su quell’incredibile esperienza di vita, è meraviglioso ed è diventato giustamente il riferimento per tutti coloro abbiano voluto scrivere di viaggi in moto dopo di lui. La trasparenza e la schiettezza con cui Ted Simon racconta le sue vicende è quasi commovente e sembra realmente di essere in sella con lui. Quel viaggio e quel libro cambiarono per sempre la vita di Ted Simon, il quale dovette poi scrivere anche “L’eredità di Jupiter” uno spassoso dietro le quinte e, nel 2003 celebrò i trent’anni dell’impresa ripercorrendo la medesima rotta e raccontandola in “Sognando Jupiter”.
2) One Man Caravan, di Robert Fulton
Un uomo, molto prima di Ted Simon, ha compiuto il giro del mondo in solitaria su di una motocicletta e quell’uomo era Robert Fulton Jr. Era il 1932 quando questo giovane rampollo (destinato alla fama di inventore), per conquistare una fanciulla seduta al suo tavolo, disse di voler fare il giro del mondo in motocicletta. Purtroppo (o per fortuna) allo stesso tavolo c’era un rappresentante della Douglas, storico marchio inglese, che si dichiarò disposto a metterlo nelle condizioni di partire. Quello di Fulton divenne il primo giro del mondo in moto di cui si abbia notizia e collegò Londra con New York passando per Europa, Medio Oriente ed Asia in un periodo sociopolitico non del tutto stabile (di lì a poco sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale…). Il racconto, accompagnato dalle fotografie dello stesso Fulton, è a dir poco emozionante, da brividi anche perché ci riporta una geografia politica molto diversa dall’attuale, ma anche aneddoti, descrizioni e incontri che, al contrario, sono più attuali che mai e ci rivelano come, in fondo, non riusciamo a cambiare mai.
3) Un diario per un viaggio in motocicletta, di Ernesto Guevara
Fino almeno una quindicina di anni fa, questo diario di Ernesto Guevara “El Che” – non se lo filava quasi nessuno, ad eccezione degli amanti dell’America Latina o della biografia del grande condottiero argentino. Pubblicato per la prima volta nel 1992 a Cuba e l’anno successivo qui in Italia da Feltrinelli con la traduzione del grande Pino Cacucci, è diventato un best-seller nel 2004 dopo l’uscita del film ad esso ispirato e interpretato da Gael Garçìa Bernal, intitolato per l’appunto “I diari della motocicletta”. Il successo del film ha trascinato, come spesso accade, anche quello del libro che, ad ogni modo, era già diventato un cult. Inutile fare gli snob o farsi dei preconcetti, siano essi di mainstream o politici: il libro è molto interessante e stimolante, sia perché sono gli appunti di viaggio in giovane età di un personaggio che ha segnato il Novecento, sia perché ci mostra come due ragazzi argentini senza soldi ma con tanta forza di volontà siano riusciti tra il 1951 e il 1952 a percorrere quasi tutto il Sud America. La moto, una romantica Norton M18 500 del 1939, in questo caso schiatta a metà del viaggio, ma ciò non li ferma dal raggiungere il loro obiettivo con qualsiasi mezzo a disposizione.
4) Long Way Round di Ewan McGregor e Charlie Boorman
Long Way Round è il primo e più celebre viaggio fatto in moto dalla coppia Ewan McGregor – Charlie Boorman. I due attori e appassionati motociclisti si sono cimentati in questa impresa nel 2004 e hanno collegato Londra con New York via terra in sella a due BMW R1150 GS per un totale di 30.000 km in 4 mesi. Il viaggio – nato nella mente dell’attore scozzese in modo genuino – è diventato un’operazione promozionale a tutti gli effetti: protagonisti stra-famosi e amati, moto (e assistenza) ufficiale, troupe televisiva al seguito, diffusione su ogni media con possibilità economiche che un normale viaggiatore può solo sognare. Se il buon Robert Fulton o il mitico Ted Simon ci hanno aperto una strada, sono stati precursori o pionieri, il caso di McGregor e Boorman è importante per capire come si è evoluto il modo di raccontare un viaggio in moto oggi e come questo possa essere a tutti gli effetti un veicolo mediatico, un modo per far parlare di sé o per attrarre l’attenzione sulle problematiche di un paese che si attraversa.
5) Il giro del mondo in moto di Tartarini e Monetti
Rimasto appiedato dopo la cancellazione delle competizioni su strada, l’ex pilota professionista Leopoldo Tartarini progetta, assieme all’amico Giorgio Monetti, un giro del mondo in motocicletta. L’impresa è resa possibile dal desiderio della ditta Ducati di reclamizzare il proprio marchio in tutti i continenti. E’ infatti in sella a una 175cc della casa di Borgo Panigale che i due giovani avventurieri partono da Bologna il 30 settembre. Il viaggio durerà, tra mille peripezie, un anno intero. Il trionfale rientro avverrà il 5 settembre 1958.
Non ti resta che leggerli tutti!
#gobiker
Una volta non basta mai: l’anno scorso abbiamo scoperto il Nord degli Stati Uniti, quest’anno abbiamo voluto vedere come fosse il Sud ed abbiamo incontrato un mondo completamente diverso…